DVR Rischio stress lavoro correlato
Quando il datore di lavoro effettua la valutazione del rischio sul lavoro, di solito si concentra prima sui pericoli più evidenti: quelli legati all'utilizzo delle macchine, dei videoterminali, di sostanze tossiche o infiammabili. Tuttavia, c'è un rischio a cui non tutti prestano la dovuta attenzione: stiamo parlando del rischio stress lavoro correlato.
Che cos'è? Come si valuta? Come si riduce questo rischio? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Cos'è il rischio stress lavoro correlato
Lo stress lavoro correlato secondo l' INAIL è uno squilibrio tra le richieste provenienti dall' ambiente di lavoro e ciò che effettivamente il lavoratore può fare. Nel Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, compare la definizione di stress lavoro correlato: condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro.
Un lavoratore potrebbe presentare dei sintomi da stress che però non sono riconducibili alle sue mansioni. Lo stress lavoro correlato è quello causato da vari fattori propri del contesto e del contenuto del lavoro.
In passato, nelle aziende, il problema dello stress era molto sottovalutato. I professionisti erano sottoposti a orari molto pesanti, la ricerca psicologica non era così avanzata, la depressione e le questioni psicologiche erano ancora un tema poco affrontato. Si è deciso che non si potesse più sorvolare la problematica, in quanto le performance delle imprese diminuivano e la causa erano le condizioni di scarso benessere fisico e psicologico dei lavoratori.
La prima volta che è comparso questo termine è stato nel 2004, quando uscì un Accordo Europeo che sottolineava la necessità di non sovraccaricare di richieste il singolo lavoratore, in quanto un'esposizione prolungata avrebbe potuto compromettere la sua salute sotto tutti i punti di vista.
Sintomi stress lavoro correlato
I lavoratori che soffrono di stress da lavoro correlato hanno dei disturbi a livello fisico, psicologico e problemi nelle relazioni sociali. Il lavoratore stressato ha una percezione di alienazione, di non essere all'altezza delle richieste e di essere spesso stanco.
La sua salute comincia a risentirne, sia a livello mentale che fisico. Compaiono problemi alle ossa, ai muscoli, ai tendini, ma anche all'apparato digerente e respiratorio. Insomma, compaiono gli stessi sintomi di quando si è sottoposti a forte stress e ansia.
Visti questi disturbi che nascono da un'esposizione prolungata allo stress, dal 2010 è diventata obbligatoria la valutazione del rischio stress da lavoro correlato in tutte le aziende.
Rischio stress lavoro correlato e datore di lavoro
Quali sono gli obblighi del datore di lavoro nei confronti dei lavoratori in riferimento allo stress lavoro correlato? Innanzitutto, egli deve inserirlo all'interno del documento di valutazione del rischio, in quanto si tratta di un pericolo reale e che potrebbe causare non pochi infortuni a livello fisico e psicologico.
La valutazione del rischio stress lavoro correlato è obbligatoria in tutte le aziende che presentano almeno un lavoratore subordinato. Questa procedura è fondamentale per studiare degli interventi di prevenzione dello stress da lavoro correlato.
Il Testo Unico della Sicurezza dice che la valutazione dello stress lavoro correlato deve essere effettuata rispettando le indicazioni elaborate dalla Commissione Consultiva Permanente.
Metodologia di rilevazione del rischio stress lavoro correlato
La valutazione del rischio stress da lavoro correlato si divide in una fase preliminare e una approfondita.
Il datore di lavoro deve seguire le indicazioni della Commissione Consultiva e tenere conto di alcuni fattori per valutare il rischio stress lavoro correlato:
- numero di infortuni successi in azienda
- malattie sul lavoro
- tasso di turnover dei lavoratori
- numero di sanzioni per la cattiva gestione della sicurezza in azienda
- segnalazioni del medico competente
- informazioni raccolte dagli stessi lavoratori, più che altro lamentele.
Questi fattori di valutazione prendono il nome di eventi sentinella, ovvero sono prove della presenza di rischi legati allo stress da lavoro correlato. Dopo aver individuato questi fattori nella valutazione, il datore di lavoro passa all'analisi di quelli che vengono indicati come indicatori di contenuto e di contesto del lavoro. Essi sono:
- ambiente di lavoro e attrezzature
- orario di lavoro pressante e turni
- ritmi insostenibili e forti carichi di lavoro
- squilibri tra le richieste e le competenze dei lavoratori
- ruolo occupato nell' organizzazione
- autonomia di decisione e controllo
- evoluzione carriera e aspettative
- stato della comunicazione
- conflitti interpersonali al lavoro (anche se le relazioni burrascose con i colleghi non rientra tra nel rischio stress lavoro correlato).
Dalla valutazione del rischio stress lavoro correlato potrebbe emergere o meno la necessità di azioni correttive che i datori di lavoro devono mettere in pratica da subito. L'obiettivo è quello di ridurre al più presto lo stress legato alle attività lavorative.
In questa fase, diventa fondamentale il sostegno del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Costui è importantissimo per raccogliere valutazioni direttamente dai dipendenti, attraverso interviste, focus group, questionari e molto altro.
Tuttavia, anche se questa figura ha un ruolo molto importante, tutti i membri del comitato per la salute e sicurezza in azienda devono essere coinvolti nella raccolta delle informazioni sui lavori, in modo da garantire una migliore gestione del rischio da stress lavoro correlato.
Lista di controllo
Riprendiamo ciò che dice il Decreto Legge sulla sicurezza sul lavoro: ove dalla valutazione preliminare non emergano elementi di rischio da stress lavoro-correlato tali da richiedere il ricorso ad azioni correttive, il datore di lavoro sarà unicamente tenuto a darne conto nel Documento di Valutazione dei Rischio (DVR) e a prevedere un piano di monitoraggio. Diversamente, nel caso in cui si rilevino elementi di rischio da stress lavoro-correlato tali da richiedere il ricorso ad azioni correttive, si procede alla pianificazione ed alla adozione degli opportuni interventi correttivi (ad esempio, interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi, etc). Ove gli interventi correttivi risultino inefficaci, si procede, nei tempi che la stessa impresa definisce nella pianificazione degli interventi, alla fase di valutazione successiva (c.d. valutazione approfondita).
I risultati della valutazione del rischio da stress lavoro correlato preliminare devono essere raccolti in una lista di controllo. Questa, poi, passa attraverso una fase di valutazione approfondita.
I lavoratori hanno in questa fase un ruolo attivo, in quanto devono verificare i contenuti della lista di controllo e consigliare eventuali aggiornamenti. Questo di solito è possibile grazie a questionari, interviste, consulenza di gruppo ecc.
Questa fase è importantissima in quanto durante una valutazione preliminare potrebbero non emergere molti dettagli. Ai lavoratori viene dato il diritto di partecipazione a ciò che concerne la loro salute e la gestione dei rischi presenti sul lavoro.
Cosa succede se non si effettua la valutazione?
Nel caso in cui il responsabile in azienda non svolgesse un'analisi dei rischi presenti, come d' obbligo, vedrebbe l' applicazione di una sanzione a suo carico di ben 3000€ fino a un massimo di 7800€. Oltretutto, si cade in reato penale punibile con l'arresto fino a quattro mesi.
Tanta severità è necessaria in quanto il datore deve avere la capacità di tutelare i suoi dipendenti dai rischi legati all'attività svolta. Deve attuare misure di prevenzione per evitare situazioni pericolose e infortuni legati al troppo stress sul lavoro.
Conclusioni
Quanto sono importanti la valutazione e gestione dello stress da lavoro correlato nelle organizzazioni? Moltissimo. Infatti, anche se in passato era un problema sottovalutato, la presenza di stress sul lavoro porta a infortuni e malattie gravi quanto quelle che avvengono quando si usa a lungo un videoterminale, si sollevano carichi o si lavora con sostanze pericolose.
Lo stress aumenta i problemi di salute, quindi anche l'assenteismo e l'improduttività. La gestione del rischio stress lavoro correlato è importante non solo per tutelare il benessere dei lavoratori, ma anche la capacità di un'azienda di rimanere competitiva e produttiva.
Oltretutto, teniamo a mente che, nelle aziende, improduttività vuol sempre dire spreco di denaro. La prevenzione degli effetti da stress da lavoro correlato è importante anche per evitare il tracollo economico, ma anche la perdita di credibilità nel proprio settore, e per garantire maggiore sicurezza sul lavoro.
Una valutazione approfondita dei rischi legati allo stress sul lavoro potrebbe davvero fare la differenza tra un'azienda fallimentare e una di successo. Per ricevere una consulenza sul tema, non esitare a contattarci.