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Valutazione del rischio da agenti fisici

 

Nei luoghi di lavoro possono essere presenti degli elementi che spesso sottovalutiamo, ma che possono essere molto nocivi per gli esseri umani. Rumore, vibrazioni, campi elettromagnetici, infrasuoni, microclima, atmosfere iperbariche e altri fattori, con il tempo, possono portare all'insorgere di patologie e disturbi più o meno invalidanti.

Il decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 257, il Decreto Legislativo n 101 del luglio 2020 e il Decreto Legislativo 81/08 sulla sicurezza dei lavoratori offrono una definizione di agenti fisici, indicati come

il rumore, gli ultrasuoni, gli infrasuoni, le vibrazioni meccaniche, i campi elettromagnetici, le radiazioni ottiche, di origine artificiale, il microclima e le atmosfere iperbariche che possono comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Vari passaggi del Decreto legislativo 81/08 indicano quali sono le misure di prevenzione e protezione necessarie per proteggere i lavoratori dall'esposizione a rumori, ultrasuoni, vibrazioni, campi elettromagnetici, radiazioni e climi.

In questo articolo vogliamo parlare della valutazione dei rischi da agenti fisici, responsabilità del datore di lavoro, il quale deve analizzare questi fattori e individuare dei comportamenti da mettere in pratica per la salvaguardia della salute dei lavoratori.

 

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Ruolo del datore di lavoro nella valutazione dei rischi da agenti fisici

Ai sensi dell'art. 28 del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, il datore di lavoro valuta tutti i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici in modo da identificare e adottare le opportune misure di prevenzione e protezione con particolare riferimento alle norme di buona tecnica ed alle buone prassi.

La valutazione dei rischi derivanti da esposizioni ad agenti fisici deve essere svolta prima dell'avvio delle attività aziendali e poi con una cadenza di quattro anni, da anticipare qualora vi siano modifiche strutturali e organizzative in azienda.

La valutazione dei rischi è riportata sul documento di valutazione DVR e deve essere effettuata da personale qualificato nell’ambito del servizio di prevenzione e protezione in possesso di specifiche conoscenze in materia.

 

Quali agenti fisici deve considerare il datore di lavoro?

In sede di valutazione dei rischi da agenti fisici, il datore di lavoro deve concentrarsi su tutti i pericoli a cui sono esposti i lavoratori, in particolare:

  • rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall’esposizione al rumore, provocato, ad esempio, dai macchinari con cui il lavoratore viene a contatto. Bisogna, in questa analisi, considerare alcuni parametri come il livello, il tipo e la durata dell’esposizione al rumore, i valori limite di esposizione e i valori di azione, gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore ecc.

  • rischi derivanti da vibrazioni meccaniche. La valutazione del rischio da vibrazioni tiene conto della fonte delle stesse, degli effetti che provoca, su una parte del corpo o in tutto l'organismo, il livello, il tipo e la durata dell’esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a vibrazioni intermittenti o a urti ripetuti e i valori limite e d'azione;

  • rischi per salute e sicurezza derivanti dall’esposizione ai campi elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz). Vengono individuati dei valori limite, al di fuori dei quali i pericoli per il lavoratore sono molto elevati e, a lungo termine, fatali. Il datore di lavoro deve operare per garantire la riduzione dei valori di esposizione a campi magnetici;

  • rischi per salute e sicurezza che possono derivare dall’esposizione alle radiazioni ottiche artificiali durante il lavoro, con particolare riguardo ai pericoli dovuti agli effetti nocivi sugli occhi e sulla cute;

  • rischi che possono derivare dall’esposizione a un microclima non ottimale, intervenendo poi per individuare le migliori condizioni per creare una situazione di agio per il lavoratore.

 

rischio agenti fisici

 

Soluzioni per ridurre i rischi causati da esposizione ad agenti fisici

Una volta analizzate le esposizioni secondo le modalità indicate dal Titolo VIII del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, il datore di lavoro deve intervenire per eliminare o mitigare i pericoli.

Qualora non fosse possibile eliminare del tutto la fonte dei pericoli, è bene che i valori limite individuati in ogni capo del Decreto Legge siano rispettati.

Ci sono poi delle direttive che bisogna rispettare per tutelare soprattutto i lavoratori più sensibili. E' importante che questa categoria stia lontana dai pericoli e, se necessario, è bene anche individuare un cambio di mansione, temporaneo o permanente.

La stessa soluzione deve essere adottata qualora la sorveglianza sanitaria individui la non idoneità dei lavoratori. Attuare visite periodiche con il supporto del medico competente è fondamentale per fare in modo di prevenire pericoli, malattie professionali e incidenti.

Ultima misura imprescindibile per contenere il rischio da agenti fisici è la formazione degli addetti ai lavori. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione sui rischi per salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale, sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l’evacuazione dei luoghi di lavoro, sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione, e del medico competente.

Accanto a una informazione e formazione generale, i lavoratori hanno il diritto di essere informati sui pericoli specifici cui sono esposti in relazione all’attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia, sui pericoli connessi all’uso delle sostanze e delle miscele pericolose, se utilizzate in azienda, sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate.

Lavoratori e rappresentanti devono sempre essere informati e formati con particolare riguardo:

  • alle misure adottate per contrastare il rischio da agenti fisici, all’entità e al significato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, ai risultati della valutazione, misurazione o calcolo dei livelli di esposizione ai singoli agenti fisici;

  • alle modalità per individuare e segnalare gli effetti negativi dell’esposizione per la salute, alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e agli obiettivi della stessa;

  • alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo i pericoli derivanti dall’esposizione;

  • e, infine, all’uso corretto di adeguati dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazioni sanitarie all’uso.

 

Conclusioni

Ogni azienda deve agire in applicazione del titolo VIII del Decreto Legge 81/08, che illustra le modalità di valutazione del rischio per contrastare gli effetti degli agenti fisici. In Soterikon eroghiamo da più di vent'anni servizi a sostegno delle aziende italiane per garantire il benessere dei loro dipendenti e la salubrità dei luoghi di lavoro.

Tra i nostri servizi, segnaliamo il supporto alla valutazione del rischio, la sorveglianza sanitaria e anche numerosi corsi per lavoratori e rappresentanti, a Milano e a Melzo. Molti di questi possono essere svolti in modalità e-learning.

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