SOTERIKON
Homepage » Archivio News

Gestire i casi sintomatici in azienda

 

Lo stato di emergenza è finito, ma il virus Covid-19 contagia ancora molte persone. Cosa dicono le nuove normative di riferimento in merito alla gestione dei contagi nei luoghi di lavoro? Come gestire i casi sintomatici in azienda?

Lo spieghiamo in questo utile contenuto di Soterikon, società che da più di vent’anni affianca le aziende con servizi di medicina del lavoro e corsi di formazione per lavoratori a Milano e Melzo.

 

 lavoratore sintomatico>

 

Decreto Riaperture 1 aprile 2022

Grazie al Decreto Riaperture del 1 aprile 2022, i datori di lavoro hanno potuto conoscere le modalità di gestione dei casi sintomatici in azienda, ma anche di smart working e contatti con positivi.

Smart Working

Nel settore privato, la possibilità di lavorare in smart working è prorogata fino al 31 dicembre 2022. Fino a tale data, continua a essere applicata la modalità di smart working semplificata, che consente di ricorrere al lavoro agile senza l'obbligo di un accordo individuale tra azienda e lavoratore dipendente. 

Coloro che vogliono applicare lo smart working anche dopo il 31 dicembre 2022, salvo ulteriori proroghe, deve comunicare la decisione mediante la procedura ordinaria indicata nel DM 149 dell’agosto 2022.

Grazie a questa proroga, è possibile consentire ai lavoratori positivi di svolgere le loro attività in smart working, comodamente dalla loro abitazione in cui devono portare avanti un periodo di isolamento.

L’isolamento

E’ stata introdotta dal 1° aprile 2022 la regola dell’Isolamento e di divieto di mobilità dalla propria abitazione per i casi positivi. Queste restrizioni decadono dopo l'esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2.

Coloro che invece sono entrati a stretto contatto con una persona positiva al virus, devono osservare la regola dell’autosorveglianza, indossando dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto e di effettuare un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.

Approfondiamo il discorso dell’isolamento:

  • Per i casi che rimangono asintomatici o inizialmente sintomatici ma sono stati asintomatici per almeno 2 giorni, l'isolamento può terminare dopo 5 giorni, a condizione che al termine del periodo di isolamento venga eseguito un antigene negativo o un test molecolare. 

  • In caso di positività persistente, l'isolamento può essere interrotto alla fine del giorno 14 dal primo tampone positivo, indipendentemente dal fatto che sia stato eseguito un test. 

  • Se la temperatura di un dipendente supera i 37,5 gradi ed egli sviluppa infezione respiratoria o sintomi simil-influenzali, la persona sintomatica deve avvisare il datore di lavoro o l'ufficio del personale, isolarsi e indossare una mascherina FFP2. Le aziende dovranno rendere conto delle situazioni in cui qualcuno sviluppa febbre e sintomi attribuibili al coronavirus. In primo luogo, isolerà la persona in modo che non possa trovarsi ulteriormente in una posizione in cui potrebbe infettare una terza parte.

Questa deve restare lontana da altri dipendenti e deve indossare la mascherina. Anche le persone che hanno frequentato gli stessi locali o sono entrate in contatto negli ultimi giorni con la persona infettata sono poste in regime di autosorveglianza.

Il datore di lavoro è tenuto ad avvertire la competente autorità sanitaria, la quale fornirà indicazioni per la gestione del contagio. 

Sanificazione dei locali

Qualora in azienda si registri anche solo un caso di contagio da Covid-19, i locali in cui è stato il dipendente risultato positivo non devono essere visitati da altre persone e sottoposti a pulizia e sanificazione dell’area secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute e alla ventilazione dei locali.

L’area può essere messa a disposizione dopo che la persona è stata dichiarata negativa o dopo sanificazione.

 

Come gestire i contatti stretti

Le ultime normative emanate in merito alla gestione dei sintomatici in azienda offrono delle indicazioni anche sulla gestione dei noti contatti stretti. Essi sono indicati con questa definizione: qualsiasi persona esposta ad un caso probabile o confermato COVID-19 in un lasso di tempo che va da 48 ore prima dell’insorgenza dei sintomi fino a 14 giorni dopo o fino al momento della diagnosi e dell’isolamento del caso. Se il caso non presenta sintomi, si definisce contatto una persona che ha avuto contatti con il caso indice in un arco di tempo che va da 48 ore prima della raccolta del campione che ha portato alla conferma e fino a 14 giorni dopo o fino al momento della diagnosi e dell’isolamento del caso.

Sono quindi contatti stretti coloro che vivono nella stessa abitazione della persona risultata positiva, chi ha avuto un contatto fisico diretto o indiretto con essa, per esempio tramite una stretta di mano o con il contatto di fazzoletti sporchi, si è trovata in un ambiente chiuso con la persona senza dispositivi di protezione individuale ecc.

È compito dell’azienda individuare chi sia stato a “contatto stretto” con la persona. Queste persone vanno comunicate all’azienda sanitaria locale. A questi soggetti è richiesto l’isolamento fiduciario di 14 giorni presso la propria abitazione e un tampone negativo. L’isolamento è gestito come periodo di malattia. Al termine del periodo di isolamento o dopo la prova di negatività, i soggetti sono riammessi al lavoro.

 

Positivi oltre il 21esimo giorno

Ci sono poi persone che mantengono il virus nel corpo per un lungo periodo, anche oltre i 21 giorni. Per questi soggetti, è prevista la riammissione al lavoro solo dopo la negativizzazione del tampone molecolare o antigenico effettuato in struttura accreditata o autorizzata dal servizio sanitario.

Coloro che, inoltre, hanno subito ricovero ospedaliero, devono essere obbligatoriamente sottoposti a una visita medica presso il medico competente che deve attestare l’idoneità del lavoratore.

Per approfondire l’argomento o per conoscere sempre nuove news sul mondo della sicurezza sul lavoro, continua a seguire il blog di Soterikon. Scopri, inoltre, tutti i nostri servizi di medicina del lavoro, valutazione dei rischi e corsi di formazione per lavoratori a Milano e Melzo.


Tutte le news Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'