Linee guida 2023 sul rischio biologico
A Ginevra, presso l’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), sono state individuate nuove linee guida sui rischi biologici nel mondo del lavoro e dei lavoratori. Nel blog di Soterikon abbiamo più volte affrontato l'argomento dei rischi biologici, individuandone la definizione e il modo di gestirli da parte dei datori di lavoro.
Il rischio biologico si riferisce alla possibilità che un agente biologico, come batteri, virus, funghi o parassiti, possa causare malattie o infezioni nelle persone esposte ad esso. Dopo la pandemia di Covid, l'argomento è diventato molto più diffuso tra l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti.
Vediamo dunque quali sono le linee guida 2023 sui rischi biologici nel mondo del lavoro e dei lavoratori.
Technical guidelines on biological hazards: cosa include il documento dell'ILO
Le linee guida sono state offerte dal gruppo di lavoro Standards review mechanism tripartite, che ha prodotto un documento completo sulla valutazione del rischio biologico e la sua gestione nei luoghi di lavoro.
Il sistema di gestione del rischio biologico dovrebbe essere basato sul concetto di miglioramento continuo attraverso un ciclo di pianificazione, attuazione, riesame e incremento dei processi e delle azioni intraprese dall'organizzazione per raggiungere i suoi obiettivi.
Il primo passaggio fondamentale per la gestione dei rischi biologici nei luoghi di lavoro parte dalla valutazione del rischio biologico. L'identificazione dei rischi dovrebbe riguardare i meccanismi patologici, le modalità di trasmissione, ma anche gli eventi o una serie di circostanze che possono provocare malattie, la natura di queste ultime, le persone suscettibili (in particolare, ma non esclusivamente, i giovani lavoratori, i lavoratori anziani, i lavoratori temporanei, le lavoratrici gestanti), i precedenti casi di malattia.
La valutazione del rischio biologico è effettuata in cinque fasi:
1) identificazione dei rischi biologici;
2) identificazione delle persone che potrebbero essere colpite e in che modo;
3) valutazione dei rischi biologici e delle modalità di prevenzione;
4) registrazione dei risultati della valutazione dei rischi biologici e definizione delle priorità per il miglioramento della situazione;
5) esame e aggiornamento della valutazione dei rischi biologici, in funzione delle necessità.
Misure di prevenzione per il rischio biologico nei luoghi di lavoro
Le linee guida sui rischi biologici nel mondo del lavoro e dei lavoratori suggeriscono poi delle misure per prevenire contaminazioni. Queste dovrebbero essere adottate conformemente ai seguenti principi:
a) Contenimento biologico: prevenire e ridurre i rischi di esposizione e le loro conseguenze utilizzando organismi o procedure alternative che possono disattivare l'agente biologico, per ridurne la riproducibilità, infettività, trasmissibilità e virulenza
b) Restrizioni relative al lavoro: limitare al massimo il numero di lavoratori esposti o suscettibili di esserlo; limitare il carico di lavoro e ridurre al minimo il numero di luoghi di lavoro per limitare le zone a rischio biologico
c) Protezione operativa: ridurre al minimo l'esposizione garantendo metodi di lavoro sicuri (ad esempio, utilizzare dispositivi di protezione individuale, evitare la produzione di aerosol, fornire formazione).
d) Contenimento fisico: installare come protezione supplementare delle barriere fisiche primarie e secondarie - porte, cappe di sicurezza biologica, sistemi di filtrazione dell'aria, sistemi di gestione delle acque reflue, in particolare - che impediscono la diffusione di agenti biologici al di fuori dell'area di contenimento
e) Riduzione dei rischi: combinare diverse attività volte ad attenuare le conseguenze dell'esposizione - procedure di emergenza, piani di emergenza, sorveglianza sanitaria e medica o vaccinazioni - in caso di esposizione.
Sorveglianza sanitaria dei lavoratori contro il rischio biologico
La sorveglianza della salute dei lavoratori dovrebbe avere come obiettivo principale la prevenzione primaria dei danni alla salute e delle malattie professionali, e svolgersi in condizioni ben definite e in un quadro organizzato.
La sorveglianza sanitaria dovrebbe essere adeguata ai rischi professionali causati dall'esposizione agli agenti biologici nell'impresa e dovrebbe combinare al meglio le valutazioni individuali e collettive.
Le linee guida fornite dal convegno di Ginevra sottolineano inoltre che la sorveglianza della salute dei lavoratori in relazione ai rischi biologici sul lavoro non dovrebbe comportare alcuna perdita di guadagno, anzi dovrebbe essere gratuita e aver luogo per quanto possibile durante l'orario di lavoro.
I dati medici personali dei lavoratori dovrebbero essere raccolti nel rispetto del segreto medico. Tali dati dovrebbero essere conservati separatamente e non insieme ad altri dati sanitari. L'accesso ai dati e alle cartelle cliniche dovrebbe essere limitato agli operatori sanitari.
Informazione e formazione dei lavoratori sulla salute e sicurezza in azienda
I datori di lavoro hanno l'obbligo di rispettare anche ciò che è previsto dalle nuove linee guida in materia di formazione e informazione sul rischio biologico.
Le informazioni, le istruzioni e la formazione necessarie dovrebbero essere organizzate e impartite a tutti i lavoratori per consentire loro di comprendere i potenziali effetti sulla loro salute dell'esposizione ai rischi biologici sul lavoro, le modalità di trasmissione degli agenti biologici, i sintomi ad essi associati, il loro trattamento e le misure di prevenzione e di controllo di tale esposizione.
La formazione impartita ai lavoratori dovrebbe essere conforme alle direttive o norme prescritte dall'autorità competente in materia di rischi biologici. In assenza di tali direttive o norme, si dovrebbero applicare altre norme nazionali o internazionalmente riconosciute, tenendo conto delle esigenze specifiche del luogo di lavoro, comprese le procedure di emergenza.
La formazione deve essere impartita per quanto possibile durante le ore retribuite di lavoro. Ove ciò non sia possibile, dovrebbe essere concessa una remunerazione adeguata e il tempo libero.
Conclusioni
In questo articolo hai avuto modo di ricordare cosa siano i rischi biologici nel mondo del lavoro e dei lavoratori e di conoscere le nuove linee guida per la loro gestione. Si tratta di indicazioni che tutti i datori di lavoro dovrebbero conoscere. In questo articolo ne abbiamo indicate solo alcune, le più importante, ma consigliamo di approfondire l'argomento grazie al Documento ILO originale.
In conclusione, le nuove linee guida dell'ILO sulla gestione dei rischi biologici rappresentano un importante strumento per migliorare la sicurezza sul lavoro in settori in cui la presenza di agenti biologici rappresenta una minaccia per i lavoratori. Queste linee guida forniscono un quadro completo per la gestione dei rischi biologici, compresi gli aspetti relativi alla prevenzione, alla valutazione, alla protezione e alla sorveglianza della salute dei lavoratori.
Le nuove linee guida dell'ILO riconoscono l'importanza di una gestione efficace dei rischi biologici per proteggere la salute dei lavoratori e prevenire la diffusione di malattie infettive sul posto di lavoro e nella comunità. Vuoi implementare il tuo sistema di risk management e ottenere strumenti utili per la gestione dei rischi biologici?
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Scritto da Paolo Calderone
Con oltre 25 anni di esperienza nella gestione di servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, offro soluzioni di consulenza personalizzate alle aziende che vogliono tutelarsi contro le sanzioni previste dal vasto quadro normativo in materia di sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08). Potete contattarmi su LinkedIn per una consulenza personalizzata e per assicurarvi che la vostra azienda sia in linea con le normative in materia di sicurezza sul lavoro. Investire in sicurezza sul lavoro non solo protegge la vostra azienda, ma anche i vostri dipendenti e la vostra reputazione.
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