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Lavori in quota: tutto quello che devi sapere
Cosa sono i lavori in quota? Qual è la normativa di riferimento? Quali sono gli obblighi che spettano al datore di lavoro e ai lavoratori?
Vediamolo in questo contenuto di Soterikon. Siamo una società che si occupa da più di vent'anni di consulenza alle aziende in materia di sicurezza sul lavoro. Ci impegniamo affinché i nostri clienti raggiungano la conformità normativa e che nelle loro imprese non si verifichino infortuni.
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Cosa vuol dire lavoro in quota?
Si intende per lavoro in quota una attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile. Questo tipo di mansioni espone i lavoratori a rischi molto pericolosi che spesso comportano anche la morte.
La maggior parte degli infortuni registrati nei cantieri sono provocati proprio da questo tipo di lavori. Si stima, secondo le recenti analisi dell'INAIL, che più del 23% degli infortuni sul lavoro siano correlati proprio ai lavori in quota. La caduta dall'alto è la terza causa di morte sul lavoro, dopo la movimentazione delle merci e le cadute da terra.
Le mansioni svolte in quota possono provocare il rischio di caduta dall'alto, che comporta gravi danni fisici e anche la morte. Questo è causato spesso dalla scarsità di conoscenza dei sistemi di protezione, per mancanza di punti di ancoraggio e difetti nelle attrezzature.
Tuttavia, non si tratta dell'unico rischio a cui gli operai sono esposti. Ci sono anche il pericolo di urto, la sindrome da imbraco, qualora l'addetto rimanga appeso dal suo DPI mentre svolge le mansioni troppo a lungo.
Ecco perché è fondamentale che il datore di lavoro presti attenzione alla valutazione dei rischi, all'adozione di adeguate misure di protezione dei lavoratori e alla formazione degli addetti ai lavori in quota.
Obblighi del datore di lavoro in materia di lavori in quota
La normativa vigente (D.Lgs 81 08, Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro) indica gli obblighi che interessano il datore di lavoro, primo responsabile della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
Innanzitutto, come in tutte le imprese, egli deve svolgere un'adeguata valutazione dei rischi e inserire i risultati nel DVR. All'interno del documento in questione, non deve inserire solo i risultati della sua valutazione dei rischi, ma anche indicazioni sulle misure di prevenzione e protezione adeguate alle caratteristiche del suo cantiere.
Il datore di lavoro deve scegliere le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, concentrandosi su due fattori: priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale e dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla natura dei lavori da eseguire, alle sollecitazioni prevedibili e ad una circolazione priva di rischi.
Il datore di lavoro sceglie il tipo più idoneo di sistema di accesso ai posti di lavoro temporanei in quota in rapporto alla frequenza di circolazione, al dislivello e alla durata dell’impiego. Il sistema di accesso adottato deve consentire l’evacuazione in caso di pericolo imminente. Il passaggio da un sistema di accesso a piattaforme, impalcati, passerelle e viceversa non deve comportare rischi ulteriori di caduta.
Il titolare deve poi disporre l’utilizzo di una scala a pioli solo qualora l’uso di attrezzatture considerate più sicure non sia giustificato a causa del limitato livello di rischio e della breve durata di impiego o non è compatibile con le caratteristiche del sito.
Egli deve poi assicurarsi che i lavori in quota siano svolti in condizioni metereologiche ottimali, non pericolose per gli addetti. Infine, deve assicurarsi che questi ultimi siano idonei allo svolgimento dei compiti e che non siano sotto effetto di stupefacenti o alcool.
Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto
Come dicevamo, uno dei rischi più evidenti dello svolgimento dei lavori in quota interessa la caduta dall'alto. Qualora non siano state attuate misure di prevenzione e protezione collettiva, è necessario che i lavoratori utilizzino idonei sistemi di protezione per l’uso specifico, composti da diversi elementi, non necessariamente presenti contemporaneamente, conformi alle norme tecniche.
Essi possono essere dotati di: assorbitori di energia, connettori, dispositivo di ancoraggio, cordini, dispositivi retrattili, guide o linee vita flessibili, guide o linee vita rigide o imbracature.
Formazione degli addetti ai lavori in quota
Una delle misure di prevenzione e protezione dai rischi dovuti ai lavori in quota è certamente la formazione degli addetti. Durante le ore di lezione, che vanno frequentate in orario di lavoro e sono sovvenzionate dai datori di lavoro, i lavoratori possono apprendere tutte le competenze per poter svolgere i lavori in quota contenendo i rischi a essi correlati.
Corso di formazione per addetti ai lavori in quota
Il corso di formazione per addetti a lavori in quota è destinato a tutti quei lavoratori che, in cantieri o altri ambienti di lavoro, devono lavorare su pontili, mobili o fissi, o piattaforme e carrelli elevatori.
La durata, come previsto dall' Accordo Stato Regioni, è di 8 ore. L'attestato che si riceve alla fine della frequentazione, obbligatoria, delle lezioni ha durata di cinque anni, al termine dei quali è previsto un aggiornamento di 4 ore.
Gli argomenti affrontati durante la formazione per addetti allo svolgimento di lavori in quota toccano la normativa di riferimento, la definizione di rischio di caduta dall'alto, le principali misure di sicurezza da adottare, i sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi.
Una particolare attenzione è posta sui Dispositivi di protezione individuale, DPI di terza categoria. Si tratta di dispositivi di protezione individuale che consentono di evitare l'insorgenza di incidenti sul lavoro. Sono, per esempio, l'elmetto, le imbracature e le protezioni per occhi e orecchie.
Non sempre sono obbligatori, ma invitiamo sempre tutti i datori a fornirli ai propri dipendenti per una maggiore sicurezza.
Il corso di formazione circa i lavori in quota non è frequentabile in modalità online, in quanto è previsto un modulo di addestramento sul campo.
Conclusioni
Tra tutti i lavori di edilizia, pulizia ecc. quelli in quota sono certamente i più pericolosi. Essi sono presenti in cantieri temporali e mobili, ambienti in cui le denunce per infortunio sono alte in modo preoccupante. I motivi per cui avvengono questi tragici eventi sono da ricondurre a uno scorretto uso delle misure di protezione collettiva e individuale, ma anche a una scarsa formazione del personale.
Ecco perché noi di Soterikon da anni affianchiamo le aziende per rendere il loro ambiente lavorativo sicuro e salutare per i lavoratori. Aiutiamo i titolari delle imprese a rispettare le disposizioni previste dalla legge in materia di salute e sicurezza per i lavoratori, in quanto sappiamo quanto sia grave il numero di incidenti lavorativi che si contano ogni anno.
Inoltre, diciamo sempre che un'azienda più sicura è anche più produttiva e libera da ogni ostacolo nel raggiungimento dei suoi obiettivi di business.
Eroghiamo quindi servizi relativi alla sicurezza sul lavoro, alla sorveglianza sanitaria e numerosi corsi di formazione. Scopri il corso lavoratori addetti ai lavori in quota a Milano e Melzo, particolarmente utile per conoscere i rischi ad essi correlati e l'uso dei dispositivi di protezione individuale, DPI di terza categoria.
Contattaci per maggiori informazioni.
Scritto da Paolo Calderone
https://www.linkedin.com/in/paolo-calderone/
Professionista con più di 25 anni di esperienza maturati nell’ambito della gestione dei servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, fornisce consulenza alle Aziende che desiderano tutelarsi da tutte le sanzioni in cui si potrebbe incorrere a causa del vasto quadro normativo concernente la sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08). Docente dei corsi di formazione per le figure professionali previste dal D.lvo 81/08.
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