Datori di lavoro, dirigenti e preposti: differenze
Quando si parla di salute e sicurezza sul lavoro, pensiamo a tutte quelle figure coinvolte nella valutazione dei rischi in azienda e nella scelta delle migliori misure di prevenzione e protezione. Ai vertici della squadra che si occupa di sicurezza sul lavoro, ci sono tre ruoli fondamentali: datore di lavoro, dirigente e preposto.
Chi sono? Quali sono le differenze tra queste figure professionali? Quali sono i loro compiti?
Chi è il datore di lavoro
Le differenze tra datore di lavoro, dirigente e preposto si possono trovare all'interno del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro. Questo documento è quello più completo in materia e comprende le definizioni di questi tre ruoli.
Partiamo da quella di datore, ovvero:
il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa
Chi è il dirigente
Nell'articolo 2 del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro è contenuta anche la definizione di dirigente:
persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa
Obblighi del datore di lavoro e del dirigente
In quanto figura più importante dell'azienda, in quanto è colui che la possiede e che conosce qualsiasi lavorazione, ambiente e ruolo, il datore di lavoro ha una serie di obblighi fondamentali che interessano anche il dirigente, come indicato nell'articolo 17 del D.Lgs 81/08:
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deve effettuare la valutazione dei rischi presenti nella sua impresa e redige il documento di valutazione dei rischi DVR
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deve procedere con l' individuazione di figure professionali fondamentali per la salute e sicurezza sul lavoro come il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il medico competente, le squadre di emergenza, ovvero gli addetti alla prevenzione e gestione incendi e al primo soccorso, tenendo conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza
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fornisce ai lavoratori i dispositivi di protezione individuale DPI e si assicura che vengano utilizzati nel modo corretto (con l'ausilio del preposto)
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informa questi ultimi sui rischi presenti nei luoghi lavorativi, assicurandosi al contempo che solo quelli addestrati e formati possano entrare in determinate zone ritenute più pericolose
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illustra ai lavoratori le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e fornisce istruzioni affinché, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto lavorativo o la zona pericolosa. Inoltre, il datore di lavoro non può salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza, richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato
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si occupa della formazione di tutte le figure coinvolte nella gestione della salute e sicurezza sul lavoro oltre che dei lavoratori stessi (avendo poteri decisionali e di spesa, i costi dei corsi sono a suo carico)
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organizza, con il medico competente, la sorveglianza sanitaria
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collabora con il Rappresentate dei Lavoratori per la Sicurezza affinché i suoi dipendenti possano avere voce in capitolo in materia di salute e sicurezza
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deve comunicare in via telematica all’INAIL e all’IPSEMA, nonché per loro tramite, al sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro, entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico, a fini statistici e informativi, i dati e le informazioni relativi agli infortuni sul lavoro che comportino l’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento e, a fini assicurativi, quelli relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza al lavoro superiore a tre giorni
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nelle unità produttive con più di 15 lavoratori, deve convocare la riunione periodica a cui partecipano anche il Responsabile del servizio di Prevenzione e protezione, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, il medico competente e le squadre di prevenzione delle emergenze.
Chi è il preposto
Infine, vediamo la definizione di preposto:
persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.
Funzioni del preposto
Nell'articolo 19 del Decreto Legislativo 81/08, appena dopo quelli del datore di lavoro e del dirigente, sono illustrati gli obblighi del preposto:
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deve sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti
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ha l'obbligo di verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico
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può richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa
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deve informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione
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egli non può richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato
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obbligo del preposto più importante è quello di segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta.
I preposti, per poter effettuare tutte queste funzioni, devono essere sottoposti a specifica formazione. Lo stesso vale per il datore di lavoro e i dirigenti, come indicato nell'articolo 37 del D.Lgs 81/08. La formazione di tutte le figure che si occupano di sicurezza dei lavoratori è diretta responsabilità del datore di lavoro. In caso di inadempimento, egli rischia l'arresto o sanzioni molto pesanti.
Quali sono quindi le differenze tra datore di lavoro, dirigente e preposto
Il D.lgs parla chiaro circa definizioni e obblighi di datore di lavoro, dirigente e preposto. Da ciò che hai potuto leggere fino adesso, avrai certamente capito che:
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il datore di lavoro è colui che ha la massima responsabilità dell' organizzazione della sua impresa in termini di sicurezza. E' lui che decide come agire per garantire la sicurezza sul posto di lavoro e a carico suo vi sono tutte le spese relative a queste procedure. Nelle amministrazioni pubbliche, il datore di lavoro coincide con il dirigente, dotato di poteri gestionali;
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a differenza del datore di lavoro, dirigenti e preposti non sono obbligatoriamente presenti all'interno dell'azienda. Sono previsti nelle aziende di grandi dimensioni, in modo che il datore possa delegare alcuni compiti in materia di sicurezza;
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il dirigente è un po' l'alter ego del datore, anche se ha più un ruolo esecutivo. Il datore decide, il dirigente mette in atto e controlla;
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tra gli obblighi che spettano al datore che possono essere assunti dai dirigenti ci sono la nomina del medico competente, dei lavoratori addetti alla gestione e prevenzione incendi, al primo soccorso, la fornitura di DPI ai lavoratori, l'organizzazione di formazione in materia di sicurezza, l'elaborazione del DUVRI, documento unico di valutazione dei rischi, adeguamento delle misure in caso di cambi nella produzione, adozione di nuovi macchinari o dipendenti
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la funzione di controllo è comunque propria del preposto, assicurandosi che le direttive ricevute e la normativa vigente vengano rispettate. Egli deve quindi controllare che i lavoratori utilizzino al meglio i DPI, che non adottino comportamenti pericolosi e deve poi dirigere le operazioni di evacuazione in caso di pericolo grave ed immediato
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tutti e tre i ruoli sono convocati alla riunione periodica in materia di sicurezza.
Conclusioni
Il D.lgs fornisce tutti i dettagli sulle funzioni di datore, dirigente e preposto. Ognuno ha specifiche caratteristiche e competenze, che possono essere apprese solo attraverso la giusta formazione. In Soterikon, da anni, eroghiamo corsi di formazione in materia di salute e sicurezza a Milano e Melzo.
Eroghiamo corsi per il ruolo di dirigente, corsi per preposti e anche per il datore di lavoro, in modo che possano procedere con l' attuazione dei loro compiti al meglio e garantire la tutela dei lavoratori.
Visita il nostro sito per maggiori informazioni.
Scritto da Paolo Calderone
https://www.linkedin.com/in/paolo-calderone/
Professionista con più di 25 anni di esperienza maturati nell’ambito della gestione dei servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, fornisce consulenza alle Aziende che desiderano tutelarsi da tutte le sanzioni in cui si potrebbe incorrere a causa del vasto quadro normativo concernente la sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08). Docente dei corsi di formazione per le figure professionali previste dal D.lvo 81/08.
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